Meno uno alla MDW2018

Milano è la città dove ho scelto di vivere e che amo moltissimo. Se mi chiedete perché, potrei raccontarvi dei suoi colori in autunno, dello sferragliare dei vecchi tram che si muovono lenti come animali preistorici, dei palazzi liberty e di quelli degli anni trenta, delle sue impeccabili vetrine e dell’eleganza contaminatrice, di cortili nascosti e di piccole botteghe artigiane, della creatività dilagante. Questa città è sempre palpitante senza essere chiassosa e lo è sopratutto nella settimana più attesa dell’anno, la Design Week: il primo motivo per cui ho amato Milano, ancor prima di sceglierla come mia.

L’evento più importante al mondo in fatto di design inaugurerà la sua 57esima edizione il 17 aprile e il fermento si sente già da un po’.

1 • L’installazione “Time Machine” di Lee Broom a Ventura Centrale, MDW 2017
2 • Maarten Baas con “May I have your attention please?” a Ventura Centrale, MDW 2017

Sto ultimando il plan per questa settimana tanto attesa (che per me sarà una SUPER settimana… seguitemi e scoprirete il perché). Ho già stabilito che il mio tour al FuoriSalone avrà inizio dal quartiere in cui vivo e quindi dal Ventura Project con Ventura Centrale nei bellissimi ex Magazzini Raccordati sotto i binari della Stazione Centrale che dopo il grande successo riscosso lo scorso anno con le installazioni site specific che – wow – hanno lasciato senza fiato, si conferma nuovo polo tra gli itinerari in città. Ventura Project si estenderà oltre piazzale Loreto con il Ventura Future, il nuovo progetto che avrà luogo in location che non vedo l’ora di visitare: l’ex Facoltà di Farmacia in viale Abruzzi 42 dove esporranno alcune accademie internazionali, Loft in via Donatello 36, FuturDome (in via Paisiello 6), già punto di ritrovo del movimento futurista e da qualche mese sede di Editions Milano (che presenterà due collezioni di Patricia Urquiola e il primo progetto con Federico Peri) e dove esporrà anche Mason e Mingardo (con lavori di Federica Biasi, Denis Guidone, Mae Engelgeer e Valerio Sommella)

Attraversando il distretto Porta Venezia In Design che unisce design a un percorso food&wine e un focus sull’architettura Liberty qui molto diffusa, mi spingerò verso il centro. Prima tappa l’installazione di COS quest’anno realizzata in collaborazione con l’artista americano Phillip K. Smith III: una raggiera semicircolare di specchi posta al centro del cortile dello storico Palazzo Isimbardi in corso Monforte, sarà per il visitatore uno spazio onirico di illusoria unione tra cielo e terra.

3 • Lo spazio che Louis Vuitton ha allestito a Palazzo Bocconi durante la MDW 2017

Da qui andrò verso Brera Design District il cui tema è Be Human: progettare con empatia. Ho già prenotato il mio biglietto per salire sul tram Corallo che Cristina Celestino ha trasformato in un’onirica sala cinematografica su rotaie, nella quale lo svolgersi della pellicola non sarà altro che lo scorrere della stessa città attraverso i finestrini del tram.
In piazza XXV Aprile Don’t call me… Dafne è il progetto con cui Elena Salmistraro interpreta la linea donna del footwear di Timberland, la cui quercia simbolo diventa un’installazione interattiva, una sorta di madre natura che accoglie chi interagisce con essa. Tre interni, anzi quattro, da non perdere: l’appartamento Lago in via Brera 30 e Casa Lago in via San Tomaso 6, con il progetto Never stop looking beyond, e il Brera Design Apartment in via Palermo 1. Qui 12 designer, tra cui Sara Ricciardi, Sour per Bottega Nove, Leftover per StudioF, Giulio Iacchetti, Gio Tirotto parteciperanno alla collettiva Souvenir curata da Raffaella Guidobono, invitati a realizzare un pezzo inedito per il lancio della prima collezione che ha la città come simbolo. Gli oggetti sono acquistabili nel Brera Design Apartment e online su milanosouvenir.com. Attesissimo il programma di Dimorestudio che si snoderà tra via Solferino 11 dove andranno in scena Transfer e Perfettamente imperfetto e in via Solferino 22 con Limited edition.

4 e 5 • Gente da FuoriSalone

Isola Design District rispecchierà per i suoi contenuti l’animo outsider del quartiere. Qui il tema affrontato da giovani designer, artigiani e brand emergenti è Rethinking Materials che tratta la versatilità di alcuni materiali in favore del concetto di ecosostenibilità.
L’Headquarter del distretto è la Stecca con il Latinoamerican Contemporary Design. Nello Spazio Maraniello di viale Stelvio 66, un gruppo di sei designer belgi debutterà con Bold Movements & Emotions Beyond Functionality dove il carbone è usato come materia prima. Alla Galleria Giuseppe Pero, in Via Porro Lambertenghi 3, un altro collettivo, questa volta italo-brasiliano, ha indagato l’uso del marmo in The Marble stories. Al Frida, l’azienda toscana Castellani Top Design presenterà una collezione contraddistinta dall’uso del metallo lavorato a mano e connesso tramite la piegatura a “C”, insieme a No Curves, unico esponente italiano di tape art. Una new entry è l’interior designer tedesca Myriam Kuehne Rauner che espone in un’ex autofficina la sua ricerca sulla trasformabilità dell’uso degli oggetti. In via Pastrengo 14 il designer Kensaku Oshiro, giapponese ma residente nel quartiere, è stato selezionato dall’architetto Piero Lissoni per il Rising Talent Awards Italy di Maison & Object. Nello stesso cortile il Milan Design Market è alla sua terza edizione: ci sarà un Pop-Up Concept Store dove potranno essere acquistati lavori di designer emergenti internazionali, e cinque aree dedicate a startup e studi di design.
In Via Spalato 11 Source con Lovely Waste sarà un progetto sul recupero degli scarti di produzione dei designer Francesco Fusillo, Alberto Ghirardello, Filippo Protasoni e Sebastiano Tonelli per l’azienda toscana WooClass, produttrice di occhiali in legno disegnati a misura di cliente. Nello stesso stabile esporranno maestranze artigiane pugliesi riunite sotto il marchio RED-designed by Heart.

Ritornando in centro, sarà la volta del Distretto delle 5VIE che rimane coerente allo spirito con cui da cinque anni si è inserito nel circuito del FuoriSalone: valorizzare e far conoscere quell’area bellissima del centro storico di Milano, aprendo i portoni di palazzi altrimenti non visitabili e location significative per la città: quest’anno sarà la volta dello storico negozio di ferramenta Meazza, che purtroppo ha chiuso i battenti un paio d’anni fa e che per la MDW diventa sede di una mostra omaggio a Nanda Vigo. Snodi del percorso del distretto saranno i progetti affidati a quattro curatori: Nicolas Bellavance-Lecompte con Unsighted in via Cesare Correnti 14 ha chiesto ad alcuni designers di lavorare sul prodotto senza conoscere il contesto, il luogo o la destinazione. Alice Stori Liechtenstein ha curato Arcadia della designer Sara Ricciardi: un’installazione immersiva e sensoriale che svela la storia della Schloss Hollenegg, in Austria che sostiene la ricerca, il pensiero e la critica del design. Maria Cristina Didero propone una riflessione sui temi del design e dell’etica con il progetto Vegan design – Or the Art of Reduction del designer israeliano Erez Nevi Pana, che lavora senza utilizzare alcun materiale di provenienza animale. Annalisa Rosso presenta Panorama in cui la designer Valentina Cameranesi presenta un lavoro al confine tra il desiderio di costruire un mondo a immagine di se stessi e rievocazioni azionate dal subconscio.

6 • I lavori che Sabine Marcelis ha esposto durante l’MDW 2017 nel Distretto delle 5VIE

Zona Sant’Ambrogio Design District è alla sua sesta edizione della MDW e si animerà tra Design e Eat Urban. Meta irrinunciabile del quartiere è lo spazio Rossana Orlandi che quest’anno con Senso di colpa tratta di riciclo e design sostenibile. Grande novità è l’esordio alla MDW di Google che, con Softwear, proprio nello spazio di Rossana Orlandi esporrà arazzi disegnati da Kiki van Eijk realizzati da TextielLab e un interno domestico che illustra la fusione tra tecnologia e lifestyle. In via Olona 25 Servomuto – tra i miei brand preferiti – presenta la collezione Palazzi, omaggio ad Aldo Rossi.

Quando penso al Fuorisalone lo identifico principalmente con il Tortona District, forse perché è da qui che ha avuto inizio la mia avventura milanese. Punto nevralgico del quartiere è l’Opificio 31 che oltre ad Archiproducts, quest’anno ospiterà Norvegian Presence con le ultime tendenze del design nordico e lo Swiss Design District. Il design giapponese e in più generale orientale sarà molto presente nel quartiere: da Resonance materials project, al pop up store di +d & soil. Stellar Works presenta invece la nuova collezione firmata dal duo Neri&Hu e l’evento Design in the Age of Experiencedi Dassault Systèmes, con l’installazione di Kengo Kuma, mostrerà come combinare design e tecnologia per sviluppare soluzioni a favore della salute del pianeta. Imperdibile, come sempre, Nendo (preparatevi a lunghe code), quest’anno in Nendo: forms of movement al Superstudio di via Tortona 27 dove saranno esposti i prodotti ma anche modelli e mockup che restituiranno al visitatore il processo creativo. A pochi passi da zona Tortona, oltre il Naviglio Grande, si terrà la prima edizione della piattaforma espositiva Asia Design Pavillon sulle novità e le tendenze di design provenienti dal mondo asiatico, dal Medio al Lontano Oriente. Per una pausa rilassante in zona Tortona vi consiglio l’incantevole cortile fiorito di Nonostante Marras in via Cola di Rienzo 8, che per il FuoriSalone riserva sempre delle atmosfere d’incanto.

7 • Una delle installazioni di Studio Nendo nello spazio Jil Sander durante la MDW 2017

Un po’ fuori mano, ma meritano assolutamente: la Fabbrica in via Orobia 15 di Paola Lenti che presenterà le nuove collezioni di arredi, tessuti e materiali per interno e per esterno e lo spazio espositivo di Marni in viale Umbria 42 dove quest’anno è ambientata Vereda che immergerà il pubblico tra colori e sapori della Colombia. La nuova collezione di arredi e accessori artigianali del brand si arricchisce di nuove lavorazioni e materiali. Spero di riuscire a comprare una delle amache realizzate a telaio che saranno in vendita insieme ad altri oggetti. Parte del ricavato finanzierà il progetto “La casa sull’albero”, promosso da Piccolo Principe S.C.S Onlus per dare sostegno ai minori e alle famiglie che intraprendono il cammino dell’adozione e dell’affidamento nella provincia di Milano.

8 • Spazio Marni durante il FuoriSalone del 2016

Tra gli appuntamenti del FuoriSalone che non intendo perdere c’è “Spiritual House”, seminario di Lidewij Edelkoort, che si terrà presso il cinema Anteo giovedì 19 aprile, a Brera (ingresso a pagamento). La trend setter Lidewij Edelkoort è una delle donne più influenti della moda e del design, fondatrice e presidente della società Trend Union e preside della Parsons School of Design di New York, tra le scuole più prestigiose al mondo.
Be’ che dire… ci vediamo in giro!

9 • Un rooftop di Ventura Lambrate con vista mozzafiato sullo skyline di Milano durante il FuoriSalone del 2016

Testi e foto di Valentina Romano