A casa di Federica e Antonio. Un interno tra colte citazioni e ironiche invenzioni di alto artigianato. La casa nella quale vi porto si trova nella mia città d’origine, Galatina, nell’entroterra salentino. Ad accogliermi sono Antonio e Federica, insieme ai loro piccoli Marcello e Mario. Si tratta di una casa dei primi del Novecento, con le tipiche alte volte a stella, e tappeti di graniglie e cementine come pavimenti. L’impianto è quello proprio delle case di una volta: un susseguirsi di ambienti che si aprono l’uno sull’altro determinandone lo sviluppo in profondità. L’intervento principale ha riguardato non tanto la struttura – che non ha subito particolari cambiamenti – quanto il design degli interni. Il progetto, firmato Kubico, ha puntato a un dialogo tra antico e moderno, tra design e alto artigianato, spesso in una chiave ironica e giocosa. Già le scale di accesso sono un’anticipazione delle scelte del progettista: il mood black and white trae spunto dall’originaria graniglia e viene sviluppato nella boiserie dipinta lungo le pareti. Il risultato ha un sapore decisamente neo-memphis. La scala d’ingresso. Gli originali gradini in graniglia sono stati lo spunto per decorare con una boiserie black and white le pareti, la cui grafica ritorna nei tagli dello specchio-cappottiera Da qui si accede direttamente nel cuore della casa: il living. Ottenuto dall’unione di due ambienti confinanti, è composto da zona relax e zona pranzo. La pallette si mantiene su toni neutri. Unico contrappunto cromatico è l’azzurro delle travi che percorrono trasversalmente i due ambienti e che sono servite sia a spezzare lo sviluppo in altezza delle volte, sia a pendinare due sospensioni super hight tech. A eccezione dei divani Yeats Living divani e delle sedie Frame di Alias, tutti gli altri arredi sono su disegno. Nella modernissima credenza che alterna moduli pieni a moduli vuoti, il legno di abete è abbinato al corian la cui superficie ha un sorprendente effetto cocoon. Alcuni scatti della zona relax del living e della zona pranzo La proposta dei rilievi si ripete anche nell’angolo cottura che per il look total white e per l’uso diffuso del corian ricorda le algide atmosfere space-age. La zona pranzo e l’angolo cottura per la presenza di materiali come l’acciaio e il corian hanno un che di space-age. Notate la decorazione sulla porta scorrevole della cucina, riprende il disegno di un portale del Marocco, meta amata dai proprietari di casa E ora andiamo nello studio che divide il living dalla camera padronale. Anche qui tutti gli arredi sono su disegno: tra questi sono stata folgorata dalla grande armadiatura. Sempre in legno di abete, come trovata decorativa sono state applicate sulle ante delle formelle quadrate della ceramista Monica Righi. Su tutte sporgono due occhi, un naso e una bocca. Ognuna ha un proprio colore e una propra peculiarità: c’è il re, ci sono l’uomo peperoncino e l’uomo fico d’india, c’è il baffuto. Lo trovo molto divertente! Un’azzeccatissima scelta, poi, sono le due poltroncine Bloomy by Patricia Urquiola per Moroso, che per forma e cromia si intonano alla perfezione con il disegno delle cementine. Qui dentro lo spazio è stato sfruttato anche in altezza: una struttura a soppalco ha permesso infatti la creazione della stanza da letto dei più piccoli. Lo studio, realizzato interamente su misura, ha con molti dettagli decorativi della cultura artigianale pugliese La camera dei bimbi ricavata su un soppalco che ha sfruttato l’altezza delle volte. Ma quanto ci piace l’idea della bacheca dove sono esposti tanti piccoli fichi d’india in terracotta? Anche la camera da letto padronale riserva delle chicche: una serie di tipici fischietti pugliesi sono stati disposti lungo la boiserie in legno che corre dietro il letto, lungo tutta la parete. Bellissimo anche l’armadio su disegno cosparso da una miriade di cilindretti sporgenti sulle ante: visti alla giusta distanza, restituiscono il disegno di una luminaria tipica del sud Italia. Questi omaggi alla cultura locale dialogano sempre con pezzi di design: nel caso della camera da letto la poltrona è infatti la Monoflexus di Alias. Qualche immagine della camera da letto padronale Infine il terrazzo: come non godere del sole tutto l’anno (o quasi) del Salento? Antonio e Federica lo hanno attrezzato alla perfezione con un angolo cottura e naturalmente un barbeque, una zona pranzo e un angolo relax. Gli amici ne saranno certamente felici!! Federica e il piccolo Mario sul terrazzo attrezzato dove poter godere appieno il caldo sole del Salento Testi e foto di Valentina Romano