“My unfolded universe”. Intervista a Jule Waibel [Seconda parte]

Come promesso ecco la seconda parte dell’intervista a Jule Waibel, artista e designer tedesca specializzata nell’arte del plissè:

CT Qual è per te il momento migliore del processo creativo?

J È certamente quando sperimento su un nuovo materiale, su come posso piegarlo, e come posso riscaldarlo con il vapore… Una volta che ho preso confidenza con la sua duttilità, decido che tipo di oggetto posso realizzare: un abito, un oggetto d’arredo, una decorazione o un’installazione. Questo è il momento che prediligo. È il momento più eccitante e lo amo ed è realmente la ragione dell’unfolded universe perché esistono talmente tanti materiali e così tanti materiali possono essere piegati… è certamente questa la parte più emozionante del mio lavoro.

“Unfolded vases” realizzati in carta (Courtesy Jule Waibel) (VEDI)

CT Qual è la tua maggiore fonte di ispirazione?

J Penso che l’ispirazione sia ovunque, nella mia vita, nella mia testa… nelle cose che mi circondano. Leggo libri di design, riviste. Mi piace visitare mostre. Mi piacciono le cose belle, ammirare la perfezione. Ma questa, per mancanza di tempo, è purtroppo solo una piccola porzione della fase di ispirazione. Credo che l’inspirazione arrivi principalmente dalle persone che sono attorno a me, e dalla natura, amo essere a contatto con la natura. La mia mente spesso vola, pensando e sognando. Diciamo che è un mix di tutto questo, ma principalmente tutto parte da dentro, senza una premeditazione precisa. Berlino è la città dove mi sono trasferita dopo aver vissuto a Londra ed è una città che ispira molto, e mantiene la mia testa in un continuo fermento.

“Unfolded cushions” in velluto (Courtsey Jule Waibel) (VEDI)

CT Citami alcuni nomi di designers del presente e del passato che ami in particolar modo.

J Per il passato è Oskar Schlemmer, pittore e scultore della Bauhaus. Un uomo incredibile. Ha realizzato dei costumi magnifici per il teatro. Ha anche realizzato performances, il “Triadic ballet” è un piccolo film con ballerini che indossano questi costumi. È veramente il mio eroe. Dopo aver realizzato un abito, esploro il suo lavoro e vedo dei piccoli parallelismi, ma certamente lui è stato un genio.
Amo Issey Miyake, il suo lavoro è assolutamente straordinario e anche Hussein Chalayan che realizza magnifiche forme astratte, usando la tecnologia: la inserisce in un abito e questo risplende ovunque, ha realizzato una gonna partendo da un tavolo che è… oddio! stupenda…

“Unfolded lamp” realizzata con foglio oleografico (Courtesy Jule Waibel) (VEDI)

CT Hai detto: “Sogno un universo a pieghe”. A che punto sei perché il tuo sogno si avveri?

J Credo di non essere ancora a metà strada, c’è ancora tanto da piegare, così tanti materiali che non ho ancora piegato. C’è tanto da fare e devo essere più veloce e quindi muovermi muovermi muovermi per esplorare e fare… è così emozionante!!