Quattro firme, una sola materia. La nuova collezione di Salvatori per la casa e per il bagno Salvatori, una delle aziende di fama internazionale che da anni porta avanti la tradizione tutta italiana della lavorazione del marmo, presenta le nuove collezioni realizzate in collaborazione con i designer Piero Lissoni, Yabu Pushelberg, Elisa Ossino e Federico Babina. Ecco i prodotti per la casa e per il bagno che avremmo visto al Salone del Mobile 2020 e che Salvatori non ha rinunciato a presentare anche per premiare il lavoro del suo team che ne ha reso possibile la realizzazione, nonostante le difficili circostanze. I nuovi prodotti sono frutto di una ricercata varietà d’approccio, oltre che della tipica passione dell’azienda per la bellezza atemporale e della competenza dei sui maestri artigiani. Lo studio di design di fama internazionale Yabu Pushelberg, alla sua prima collaborazione con Salvatori, firma Anima. Una progetto che coglie e dà espressione alla parte più spirituale e sensoriale della materia. Si tratta di una collezione che applica la duttilità dell’argilla al marmo, introducendo nella serie dei bagni Salvatori una linea decisamente amorfa e organica. Seguendo lo stesso processo creativo di Michelangelo che toglieva il superfluo per raggiungere la forma intrinsecamente contenuta in ciascun blocco di marmo, la chaise longue Curl di Piero Lissoni è ottenuta portando ai suoi limiti di estrema sintesi ed eleganza . A firma Lissoni anche la serie di tavoli Design for Soul i cui piani sono realizzati con la finitura “Lost Stones”, utilizzando lastre di recupero provenienti da cave dismesse in tutto il mondo, una serie di accessori per la casa e il bagno e la nuova texture Carré, che emula il modo in cui le pietre antiche venivano trattate per evitare che divenissero scivolose. La designer Elisa Ossino ha disegnato due collezioni per la casa: la serie di vasi mono fiore Mono scultorei e contemporanei, dalle forme arrotondate e semplici e Intarsi, dei quadri in pietra naturale giocati su simmetrie e ortogonalità, e sul contrasto tra il Bianco Carrara e la Pietra d’Avola. Infine il designer Federico Babina ha realizzato una serie di piccole sculture architettoniche che reinterpretano giocosamente l’archetipo della casa. Questi modellini, fatti di varie pietre, sono stati concepiti come “oggetti narranti” che ispirano una fantasia architettonica eludendo il confine tra arte e architettura.