BRIC Il mattone non è mai stato così decorativo. Il progetto site-specific di Nathalie Du Pasquier per Mutina Un’interessante collaborazione quella tra Mutina, un’azienda di ceramiche che io adoro, e Nathalie Du Pasquier, un’artista e designer –anima femminile del movimento Memphis – che mi ha sempre affascinata molto. Una collaborazione che prende forma nell’installazione site-specific BRIC a cura di Sarah Cosulich. Il 23 Settembre 2019 Mutina for Art infatti ha inaugurato l’installazione BRIC realizzata nello spazio espositivo MUT, all’interno dell’architettura di Angelo Mangiarotti. Sette elementi totemici, tra scultura e architettura, di forme e dimensioni differenti che creano un paesaggio inaspettato. Al centro della ricerca di questo progetto c’è il mattone, da tempo soggetto ricorrente dell’artista, anche nei suoi dipinti. In occasione di questo lavoro presso il MUT, Du Pasquier elabora il mattone nella sua essenza fisica e concettuale, come elemento legato alla terra e alla tradizione ceramica. La mostra BRIC nasce dall’idea di mattone come archetipo: minimale, economico, ripetuto, ritmico, adattabile per concepire forme più diverse, il mattone è simbolo di connessione ed è, nella sua individualità, una piccola architettura. L’artista ha individuato diverse tipologie di mattoni per poi capovolgerli, smaltarli con cromie brillanti. Ha rivelando la loro costruzione interna, i contrasti tra pieni e vuoti, la loro valenza strutturale ma anche quella decorativa e poetica che deriva dal suo uso ossessivo e ritmato, tra intrecci di luce e ombre. Attraverso questa installazione l’artista ci rende fisicamente protagonisti della composizione in un percorso fluido che abbatte ogni gerarchia tra le arti e che non vuole essere catalogato in alcuna categoria. Da non perdere! Sarà accessibile su appuntamento fino al 19 giugno 2020. Photo © Mutina