Margherita, la nuova collezione di Mutina firmata Nathalie Du Pasquier.
Per interni futuristi dall’anima popolare

Continua la collaborazione tra Mutina e l’artista Nathalie Du Pasquier, avviata nel 2019 con l’installazione site-specific BRIC, nello spazio espositivo di Mutina a Fiorano Modenese.
Con la collezione Margherita, Nathalie Du Pasquier (tra i fondatori del gruppo Memphis) scardina il concetto di piastrella quale rivestimento riservato al bagno e alla cucina.

Le Margherita non sono solo delle bellissime mattonelle, in quanto non si possono prescindere dalla specifica tipologia di interni che l’artista visionaria ha, con esse, sviluppato: interni coraggiosi, dove non si teme la contaminazione e dove il grado di fantasia e spregiudicatezza è piuttosto elevato.

Si tratta di un progetto articolato dove si intrecciano diversi linguaggi estetici e formali. La collezione è caratterizzata da un’anima duplice: da un lato semplice e minimalista, che si traduce in elementi in tinta unita, dall’altro creativa e coraggiosa, caratterizzata da un’ampia gamma di grafiche.

Gli elementi sono realizzati in grès porcellanato smaltato “come una volta”, seguendo un metodo di produzione industriale tradizionale. Per ottenere il miglior risultato possibile in termini di finitura e colore, è stata portata avanti un’attenta ricerca sugli smalti al fine di trovare quelli con una maggiore capacità reattiva, così da donare alla superficie satinata un finish acceso e vibrante. La combinazione tra smalti bianchissimi e smalti trasparenti e cerosi, applicati in abbondanti quantità, garantisce alle superfici un aspetto naturale, dove il colore viene assorbito massimizzando la sua resa.

Questo match tra la visione evoluta dell’ambiente al quale il prodotto è idealmente destinato, e l’attenzione al processo produttivo rispettoso delle tecniche tradizionali, fa di Margherita non una semplice collezione ma un mondo visionario e futuristico, dall’inaspettata anima popolare e retrò.
Credo che questo concetto diventi  ancor più chiaro attraverso le parole dell’artista che ho disegnato la collezione: “Un tinello un po’ futuristico ma un tinello. Con queste piastrelle ci sta bene una semplice cucina a gas smaltata bianca, la credenza della zia, ma anche una cucina a induzione e gli armadietti che si aprono con il telecomando. In verità, è una collezione perfetta per gli spazi piccoli, con pavimento, zoccolo e muri interamente ricoperti di piastrelle con motivi diversi; oppure una parete in una cucina all’americana; o ancora un tappeto bordato nel salotto di una casa estiva, con il televisore 60 pollici. È perfetta per camminare a piedi nudi in una villa siciliana oppure anche con le pantofole al decimo piano di un palazzo a Cinisello Balsamo. Mattonelle Margherita si può comporre in tanti modi, come le piastrelle di una volta, sono molto moderne anche se non sono di moda”.

Perché chiamare Margherita questa collezione? Per il nome Nathalie du Pasquier si è ispirata dalla sua portinaia “[…] incredibilmente simpatica […] un nome bello perché fa pensare comunque al fiore. È un nome popolare. È un bel nome Margherita, a me piace molto. Penso che funzioni proprio per la semplicità di questo tipo di decori. In verità puoi fare delle cose diversissime e anche molto raffinate, però puoi fare anche delle cose veramente super semplici.”

In totale la collezione si compone di 41 motivi disegnati a mano, di cui: 27 patterns di 20,5×20,5 cm, dello stesso formato 6 colori pieni e 8 pattern da 10,1×20,5 cm: